Il mal di schiena in Italia assorbe circa il 2% del PIL, tra costi “diretti”, quali quelli propriamente di tipo diagnostico-terapeutico (esami radiologici, farmaci, terapie fisiche, ricoveri impropri, ecc.) e costi indiretti (riduzione della produttività e del reddito ed aumento degli oneri sociali, per assenza dal lavoro) e, più genericamente, quelli derivanti dalla perdita di salute o della qualità della vita: stiamo parlando, pertanto, di una vera e propria emergenza socio-sanitaria!
Nonostante queste premesse, si stima che ancora oggi la classe medica, nella sua globalità, curi i pazienti affetti da mal di schiena con una terapia farmacologica standardizzata, non aggiornata secondo le linee guida e senza affrontare gli aspetti legati alla prevenzione ed agli stili di vita, finalizzati, ad esempio, all’esercizio fisico ed alla perdita di peso.
In altre parole, raramente il trattamento del mal di schiena prevede una vera e propria “presa in carico”: solo il 10% dei pazienti riceve cure multiprofessionali e multidisciplinari appropriate, indirizzate ai molteplici aspetti della patologia dolorosa.
L’Academy è rivolta non solo ai medici di medicina generale ma anche a tutti gli altri specialisti che più frequentemente si interfacciano con tale patologia. Il progetto si propone di colmare questo gap, culturale e professionale, fornendo una visione globale della disabilità dolorosa correlata al mal di schiena, e di fornire gli strumenti scientifici ed esperienziali idonei ad offrire una risposta adeguata ai bisogni di milioni di pazienti sofferenti.
L’Academy è un progetto didattico avanzato focalizzato sulla persona o, per meglio dire, su tutte le persone affette da mal di schiena che, dopo il lungo periodo della pandemia, hanno bisogno di un ricongiungimento tra mente e corpo, ritrovando il binomio equilibrio-ordine, indispensabile per migliorare ed ottimizzare la propria qualità di vita.
In quest’ottica, nella “Low Back Pain Academy” troveranno spazio sia argomenti clinici, epidemiologici e diagnostico-terapeutici, sia approfondimenti su aspetti socio-economici, posturali, psicologici e nutrizionali: prevenzione e benessere, dunque, come aspetti qualificanti della professione medica.
L’innovativo modello didattico, nato dall’esperienza acquisita nell’emergenza covid, nasce dall’idea di organizzare l’academy in maniere didattica ed interattiva, partecipativa, con eventi in presenza, intervallati da incontri online, in cui i discenti verranno “guidati” lungo un percorso interdisciplinare di condivisione, finalizzato a trasformare il sapere nel saper fare.
Non ultimo il modello prevede la creazione di una FAD asincrona per 1000 discenti che renderà la LBP Academy fruibile da più colleghi, che potranno così acquisire l’aggiornamento clinico e terapeutico nell’ambito del loro percorso di ECM.
Specialista in ortopedia e traumatologia e specialista in medicina fisica e riabilitazione Professore ordinario di Medicina fisica e riabilitazione, Università degli Studi di Torino Direttore del dipartimento di ortopedia, traumatologia e riabilitazione della Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino
Direttore S.C. Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli
Direttore Medicina del Lavoro Universitaria Rischio Occupazionale Ospedaliero A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino